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Architetture Invisibili: Spazi dell’Anima e della Città

Eventi
invito

Dal 27 settembre all’8 ottobre 2025
Opening: 27 settembre 2025 alle ore 16 
Sede espositiva: Palazzo Pisani Revedin, Centro Culturale Futures Arts Gallery, Calle San Paternian – San Marco 4013/A 30124 Venezia
Orario mostra: tutti i giorni eccetto il lunedì dalle ore 10.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30
Cura e direzione artistica: Loredana Trestin
Assistente curatore: Maria Cristina Bianchi
Responsabile organizzazione: Valentina Maggiolo
Segnalatori d’arte: Federica Angelucci, Ludovica Dagna, Marta Zugarelli
Art direction e web: Anna Maria Ferrari, ARTEMISIAONLINE.EU
Social media manager: Anna Poddine

|Architetture Invisibili_Invito |

“Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” scriveva Shakespeare, eppure siamo anche fatti di mattoni, ponti, fondamenta. L’architettura non è solo costruzione di edifici, ma un sistema di relazioni, un tessuto di equilibri e contraddizioni, un paesaggio interiore che modella il mondo tanto quanto il mondo modella noi.
A Venezia, città sospesa tra acqua e cielo, la storia è scritta nella pietra e nelle assenze, nelle fondamenta visibili e in quelle sommerse. Qui ogni spazio è una narrazione, un’architettura che trascende la materia e si fa simbolo, proprio come accade dentro di noi e nelle società che abitiamo.
Le città non sono fatte solo di pietre ma di relazioni, di desideri e di timori. Ogni struttura architettonica è un organismo vivo, che respira e si trasforma attraverso il tempo e l’interazione umana. Ogni individuo, a sua volta, è un costruttore di mondi: “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”, scriveva Le Corbusier, ma è anche il gioco delle emozioni che plasmano il nostro modo di abitare il mondo.
La mostra invita gli artisti a esplorare l’architettura in tutte le sue declinazioni:
Architettura dello spazio: città, edifici, rovine e strutture che parlano del passato, del presente e di futuri possibili.
Architettura sociale: le connessioni tra individui, il fragile equilibrio tra comunità e isolamento, il costruire o demolire relazioni.
Architettura interiore: le strutture invisibili che ci definiscono, le geometrie della mente e dell’anima, le fondamenta dell’identità.


Gli artisti sono chiamati a riflettere sulla relazione tra visibile e invisibile, tra il tangibile e il percepito, tra ciò che costruiamo e ciò che ci costruisce. Le opere possono raccontare l’armonia o il conflitto, la stabilità o la precarietà, la memoria incisa nelle mura e quella custodita dentro di noi.
“L’arte deve creare spazi in cui sia possibile respirare”. Questa mostra è un invito a costruire e decostruire, a rivelare le architetture invisibili che modellano il nostro vivere.

Loredana Trestin

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