SPECCHI INTROSPETTIVI – MARIA GRAZIA RAFFAELLI E TONINO SANTEUSANIO
Dal 15 al 31 ottobre 2017
Inaugurazione 15 ottobre alle ore 17.30
Interviene Andrea Domenico Taricco, Critico d’Arte
Direzione artistica e curatela: Loredana Trestin, Curatrice D’arte
Assistente curatore: Maria Cristina Bianchi
Grafica e web: Anna Maria Ferrari
Fotografie: Gloria Ferrari
Sede espositiva: Divulgarti Eventi al Ducale, Palazzo Ducale, Cortile Maggiore P.za Giacomo Matteotti, 9, 16123 Genova
MARIA GRAZIA RAFFAELLI
Maria Grazia Raffelli è l’artista che traduce i dati sensibili del Reale in stilemi compositivi fluidi atti a filtrare gli elementi che da quella realtà sono stati prelevati per determinarne un valore analitico: la sua operazione stilistica comporta una connotazione pura di fattori che hanno attratto la sua attenzione estetica sino ad elaborarli pittoricamente ed inserirli nel suo universo compositivo. Premesse necessarie che inducono l’osservatore a contemplare dettagli di una Natura traslata e riletta creativamente dall’artista torinese sino a smarrirli progressivamente e riconsolidarli in percorsi alternativi in cui la logica decade in nome di un’espressione prossima all’impressione, alla sensazione e ad un’astrazione in senso animico. In tutto questo la potenza cromatica delle forme rinvia ad uno specchio introspettivo di cui l’emotività ne è protagonista assoluta.
Andrea Domenico Taricco
Critico d’Arte
TONINO SANTEUSANIO
Artista esperto nella lavorazione del materiale, una raffinata modellazione plastica ricca di sentimenti, valori di umanità e spiritualità universali; convoglia i sentimenti del suo animo trasferendoli nelle opere scultoree, che nella loro essenzialità, sintetizzano dolore e amore lasciando aperta una porta sulla speranza.
La dimensione figurativa di Santeusanio è, attraverso le sue creazioni, una rivelazione di verità insita nell’animo, momenti paradigmatici dell’esistere, che stabiliscono un’empatica comunicazione con gli osservatori.
Linee e volumi che evocano la severa eleganza di edifici monumentali appaiono in una capacità narrativa e interpretativa dell’autore, forme dall’elementarità espressiva che sottolineano la sua libera interpretazione formale.
Loredana Trestin